Arona non è una città per giovani? Pensiamo ad un sostegno alle giovani coppie

I dati del 2016 riportano l’ennesimo calo demografico della città, che dal 2010 ha perso quasi 500 abitanti: la popolazione residente si attesta oggi, infatti, poco sopra le 14mila unità, con un saldo naturale (la differenza fra nati e morti) fortemente negativo (-94 persone), solo parzialmente mitigato dal saldo migratorio.
Tale situazione di per sé potrebbe anche non destare eccessive preoccupazioni, se non fosse che il dato demografico è sempre legato alla vitalità economica di un territorio: come ricordiamo da anni, se Arona perde continuamente abitanti è perché da tempo “produce” economicamente sempre meno. Per questo motivo riteniamo estremamente sbagliato minimizzare la questione, come da 7 anni fa Gusmeroli.
Di recente, quantomeno, il Sindaco ha ammesso a mezzo stampa che i giovani vanno via dalla città, evidentemente perché troppo cara. Ora che siamo tutti quanti d’accordo che il problema esiste, perché non provare ad immaginare e costruire delle politiche abitative per giovani coppie? Esempi di buone pratiche messe in atto in altri comuni, anche di piccole dimensioni, ce ne sono, basterebbe quindi provare ad adattarle alla realtà aronese.
Ad esempio, si potrebbe immaginare la costituzione di un fondo per sostenere quanti intendono formare, o abbiano formato di recente, una nuova famiglia con propria abitazione - sia in affitto, sia in acquisto con un mutuo - purché evidentemente in possesso di requisiti da stabilirsi. Si interverrebbe indicativamente a sostenere i primi sei mesi di affitto o una parte di interessi relativi al mutuo, per importi modici ma che “pesano” per chi non ha ancora raggiunto la stabilità economica. Si tratterebbe insomma di una sorta di incentivo allo start up familiare.
Si potrebbe, inoltre, pensare di recuperare degli appartamenti di proprietà comunale che risultano sfitti e inutilizzabili per costruire un primo progetto di housing sociale destinato ai giovani.

Commenti