Pedonalizzare il lungolago? Un'ottima idea, ma servono interventi risolutivi su viabilità e parcheggi

Durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo corso Marconi, il Sindaco Gusmeroli ha manifestato l’intenzione di procedere in tempi brevi alla pedonalizzazione integrale del lungolago: si tratta ovviamente di un’ottima notizia, che ci trova assolutamente d’accordo. 
Il Partito democratico aronese da anni propone di trasformare il lungolago Marconi in un’isola pedonale, tanto da averlo previsto nel proprio programma elettorale sin dal 2010, averlo proposto in Consiglio comunale con una mozione (bocciata…) nel 2014 e riproposto nel programma elettorale di “Costruiamo il Futuro”.
Siamo infatti sicuri che la creazione di un grande “centro commerciale naturale” sia una scommessa vincente per il futuro della città ed un bene per gli esercizi commerciali del centro storico.
Premesso quindi il nostro totale appoggio a questo obiettivo, è evidente che in una prima fase la pedonalizzazione comporterà molti disagi, sia per quanto concerne la viabilità cittadina, sia per la possibilità di trovare parcheggi ad una ragionevole distanza dai negozi del centro. Per questo riteniamo che la chiusura di Corso Marconi alle auto debba avvenire soltanto come punto finale di un percorso volto a minimizzare tali disagi.
Va individuata subito una soluzione per non costringere le auto provenienti da Piazza Gorizia ad uscire dalla città (al momento, in cima alla rampa c’è infatti l’obbligo di svolta a destra) e prevedere il doppio senso di tutto corso Liberazione, scaricando le Vie Cantoni – Turati – Torino, che altrimenti riceverebbero tutto il traffico nord-sud.
Con riferimento ai parcheggi, occorrerà dotare la città di nuovi stalli di sosta per compensare quelli eliminati sul lungolago. 
In particolare si dovrebbe valutare da subito l’opportunità di sopraelevare Piazzale Barberi e Largo Compagnia dei Quaranta, nonché di meglio segnalare e collegare - con un percorso pedonale protetto - i parcheggi immediatamente a nord della città.
E infine, sarebbe l’occasione per dotare la città di un altro tratto di pista ciclabile in un contesto particolarmente adatto come il lungolago.
Di questi interventi però, nel bilancio per i prossimi tre anni, non si trova traccia.

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