Un'assemblea, un notes, un cammino

Avevamo convocato l'assemblea del Pd aronese (mercoledì 27 febbraio) perché è una cara tradizione, perché ci sono pur sempre dei numeri da commentare. In tutta onestà pensavo che ci saremmo trovati con i membri del direttivo o poco più, a ragionare di una "non vittoria", a maledire i risultati, a pensare a dove abbiamo - la responsabilità o è collettiva o è disimpegno - sbagliato.

Ma non è andata così.
Nonostante il pochissimo preavviso, mail, qualche sms, facebook, abbiamo visto arrivare persone nuove, venute a raccontarci perché hanno votato Pd controvoglia, per non cedere alla tentazione di buttare a mare tutto, o perché non ce l'hanno fatta e hanno messo la crocetta poco più in là.
Ci hanno detto che il Pd gli sembrava un circolo chiuso, dove coltivare l'idea di una superiorità sterile e distante dalla realtà. Ci hanno detto che se anche potevamo offrire una speranza nuova, non gliel'abbiamo saputa spiegare.
Ma ci hanno detto anche che quel termine "aperta" abbinato ad "assemblea" nell'evento su facebook gli ha fatto pensare che forse stavamo cambiando.
Lo hanno fatto con la serenità severa di chi sentiva il bisogno di venirci a dire queste cose perché in fondo un po' ci tiene a noi, e magari capiremo davvero e non sbaglieremo più. Lo hanno fatto con un entusiasmo tale che il primo giovane che è intervenuto si è preso un applauso sincero.

Ho sempre avuto l'abitudine di annotarmi quello che viene detto, non solo per tenerne memoria ma perché ogni intervento mi ricorda un volto di qualcuno che mi ha lasciato qualcosa. Nelle due pagine di notes riempite martedì sera ci sono i volti di chi ci ha detto dove abbiamo sbagliato, ma c'è anche scritto perché è stato giusto metterci la faccia, ascoltare.
Posso dirlo a nome di tutti: abbiamo capito la lezione.
Quello che vedete qui sopra non è un loghino facile ma un impegno, ad aprire il più possibile assemblee, incontri, discussioni.
Certo avremo bisogno di aiuto, perché il cammino sarà lungo.
Ma siamo partiti, e non ci sentiamo soli.
S.D.

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