Cap: poca chiarezza dopo un lungo silenzio

Crediamo che dalla riunione aperta dell’Assemblea dei sindaci del distretto Asl, nessuno si aspettasse molto di più del tentativo di convincere della bontà della scelta del CAP, ma forse sarebbe servita una maggiore chiarezza.
Le domande poste dal pubblico attenevano soprattutto alle scelte regionali assunte “a monte“ ed il direttore generale, dott. Iodice, è un tecnico chiamato ad eseguire quanto deciso in altre sedi, eminentemente politiche.
E di carattere politico, ma nel senso migliore del termine, sono le considerazioni che ci vengono spontanee: è facile immaginare che il CAP di Arona abbia avuto la priorità su tutti gli altri perché sarebbe stato difficile trovare un altro sindaco capace di promettere di tutto e poi lodare quanto, sempre meno, veniva proposto “in cambio” degli obiettivi mancati.
La tensione è stata sicuramente eccessiva, ma è innegabilmente figlia del lungo silenzio voluto ed imposto dall’amministrazione aronese - ad esempio negando un Consiglio comunale aperto sul tema - lungo i vari passaggi che hanno portato alla chiusura, di fatto, del secolare ospedale aronese. Certo avremmo preferito non sentire il direttore generale qualificare come “fesserie” quanto detto da un cittadino, oppure tacciare un sindaco di “rompere le scatole”; forse però il dott. Iodice non si aspettava di trovare sindaci che vogliono rappresentare realmente il loro territorio ed i loro cittadini, a differenza di quello di Arona.

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