Eletti nuovo coordinatore e direttivo del circolo Pd Arona

Nella serata di giovedì 18 ottobre il circolo di Arona del Partito democratico - che comprende gli iscritti di Arona ed Oleggio Castello - ha tenuto all'hotel San Carlo il suo congresso cittadino, convocato per il rinnovo delle cariche.
La presidenza dell'assemblea
Dopo un saluto del segretario provinciale, Elena Ferrara, che ha sottolineato l'importanza di Arona nel panorama politico del Novarese, il segretario uscente del Circolo Diego Errico ha spiegato i motivi del rinnovo anticipato: «Abbiamo lavorato con grande impegno partendo da una situazione non facile, dopo le elezioni comunali del 2010. Il carico si è fatto via via più gravoso, l'attività amministrativa in Consiglio comunale - nel quale sono il capogruppo Pd - è divenuta più complessa. Io credo che con una suddivisione dei compiti tra il nuovo segretario ed il gruppo consigliare potremo veramente essere ancora più efficaci nel proporre iniziative di rilievo». Ha inoltre ringraziato tutti i componenti del direttivo uscente per il lavoro svolto, che ha consentito un maggiore radicamento del Pd nel contesto cittadino.
Simone Dulio ha quindi illustrato il programma collegato alla propria candidatura a coordinatore (leggi qui il documento) e i 12 nomi proposti per il direttivo.
La votazione, presieduta dal responsabile provinciale dell'organizzazione, Marco Grazioli, ha registrato l'elezione di Simone Dulio come coordinatore del Circolo e di Alessandro Travaini, Paola Dal Checco, Alberto Caon, Enza Vagliani, Paolo Pedrizzetti, Anna Colombo, Rodolfo Tuscano, Carla Torelli, Franco Bortolotti, Camilla Ferraro, Nicola Arlunno, Camillo Cavanna quali componenti del direttivo; a loro si aggiungerà il capogruppo in consiglio, Diego Errico, ed il tesoriere che verrà nominato nella prima riunione.
Diego Errico e Simone Dulio
Nel suo saluto, il neosegretario ha ricordato come «assumere un ruolo di partito pur ad un livello locale porta con sé, oggi, l’etichetta dell’incoscienza, tanto forti sono le tendenze a dipingere la politica come un’attività soltanto negativa. Ma nessuno mi convincerà che sia qualcosa da evitare, anzi, con le parole di Sergio Zavoli dico che «non c’è mai tanto bisogno di politica come quando sembra fare di tutto per farcene disgustare». La politica che conosco io merita di essere fatta, e tutte le sedi, partiti, associazioni, movimenti, sono ugualmente rispettabili purché non si abbia paura di chiamarla con il suo nome».
L'obiettivo del lavoro sarà il voto della primavera 2015: «nel prossimo appuntamento dovrà contare la condivisione di un progetto coerente per la città anziché di formule astratte. Lavoriamoci fin d’ora: facciamo opposizione come amministreremo quando ne otterremo il mandato, continuiamo a produrre contenuti seri contro le facili promesse, guardiamo a settori dove possiamo portare idee nuove o che abbiamo magari un po’ sottovalutato. Non aspettiamo sempre la gente ai nostri appuntamenti, ma rendiamoci noi presenti dove la gente è, dove è davvero ogni giorno. E mostriamo di voler tornare ad amministrare con il gusto delle cose ben fatte, anche quelle poco visibili, come diceva Beniamino Andreatta «come quegli artigiani medioevali che facevano a perfezione anche il retro delle statue» messe sulla cattedrale».
Infine l'appello all'impegno di tutti: «Non rassegniamoci ad accantonare come troppo ambizioso l’obiettivo di dimostrare tutti insieme, nel nostro piccolo, che la buona politica esiste, che le cose si possono cambiare anche quando la strada sembra lunga e difficile, perché prima o poi l’occasione arriva. Costruiamo assieme quell’occasione: è l’impegno che cercherò di portare avanti al meglio delle mie possibilità». (leggi qui il testo integrale)
E' seguito un dibattito sui temi di rilievo nazionale, quali le primarie e le prospettive di governo future.

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