Il Sindaco a Verona: incoerenza e scorrettezza

Il sindaco di Arona con la bella idea - bella, si intende, in termini di propaganda personale - di andare al raduno leghista di Verona a tuonare contro l’Imu e poi riconsegnare la fascia tricolore ha confermato la sua incoerenza e scorrettezza.
Incoerenza perché si è scagliato contro un’imposta sicuramente impopolare, mentre la sua amministrazione ha scelto di applicarla al massimo possibile su tutto ciò che non è la prima casa - su cui non ha neppure introdotto le riduzioni permesse dalla legge – ed ha scelto di punire (non troviamo altro termine) chi possieda un immobile affittato sul quale magari già paga un’Irpef sostanziosa. E sugli immobili non abitativi, ha trattato allo stesso modo le “odiate” banche come la piccola bottega familiare.
Scorrettezza, perché non si presenzia ad una manifestazione di partito con la fascia tricolore: nessuno nella storia della città si è mai permesso una maleducazione istituzionale del genere. Soprattutto stride che l’abbia portata ad una manifestazione del partito che nei confronti di quel Tricolore ha espresso propositi irripetibili. La stessa fascia tricolore, peraltro, che Gusmeroli - unico dei sindaci - “dimentica” a casa quando nella sua città si manifesta per un servizio ai cittadini come è quello ferroviario.
E per favore, adesso non ricominci la litania “ecco chi ama la città soltanto a parole”: a chiedere azioni concrete per non lasciar smantellare l’ospedale reparto dopo reparto, c’eravamo noi, e non lui che ha benedetto ogni impoverimento e quanto prima ne giustificherà la chiusura. Ma non è la prima volta che ci tocca sottolineare come per lui l’unica fedeltà presa seriamente è quella alla Lega.
Francamente davanti a questi comportamenti, anche i tentativi di alcuni di dissociarsi dal leghismo straripante della sua maggioranza sono sempre meno efficaci e, nei fatti, appaiono tenuti in nessun conto.

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