Soppressione Arona - Santhià

Il 2012 rischia di essere l’ultimo anno per la linea ferroviaria Arona – Santhià, nata nel lontano 1906. Giudicata infatti un “ramo secco” dalla Regione e da Trenitalia la linea dovrebbe passare da rotaia a gomma già a dicembre di quest’anno. «La decisione è, a nostro avviso, in palese contrasto con la necessità di rilancio del trasporto ferroviario regionale - dice il consigliere comunale Pd, Alessandro Travaini - ed ancora una volta va a penalizzare i servizi per i pendolari, che con tutta probabilità saranno costretti a subire nuovi disagi. In particolare gli aronesi diretti a Torino, in gran parte studenti universitari, rischieranno più che in passato di perdere la coincidenza per il capoluogo piemontese, essendo più aleatorio il tempo di percorrenza del bus rispetto al treno».
Vi è inoltre il rischio sovraffollamento: gli autobus hanno infatti una capienza massima di 50 posti, quindi in determinate fasce orarie potrebbe non essere garantito il diritto degli utenti a viaggiare sul mezzo, pur avendo pagato il biglietto. Anche in un’ottica di tutela dell’ambiente la soppressione (pardon, “riconversione”, come vuole la versione edulcorata della Regione) di una linea ferroviaria è da condannare, perché spingerà molte persone a preferire il ricorso all’auto privata.
«Per questi motivi - conclude Travaini - riteniamo doveroso che il sindaco Gusmeroli prenda posizione al più presto su questo tema, difendendo almeno per una volta Arona dalle penalizzazioni subite a causa della Regione».

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