
Fuori dallo scherzo, c’è una sostanziale differenza. Premesso che ogni Amministrazione ed ogni amministratore risponde delle proprie azioni, nessuno della giunta novarese si è messo in posa in favore di fotocamera con il comandante della polizia municipale ed un tavolone di mimose sequestrate come fatto da lui. Né tantomeno ha definito un banale sequestro (pardon: “recupero di fiori abbandonati”, come venne descritto) come «la rinascita operativa del comando di Pm».
Poi, il Pd aronese non fece nessun massacro – ma evidentemente il linguaggio leghista comincia a far presa – né chiese le sue dimissioni come lui afferma, ma lo invitò semplicemente a scusarsi.
E infine, una domanda: il vicesindaco Peverelli era sincero un anno fa, quando definì il tutto una leggerezza e si scusò «della superficialità del mio comportamento», oppure lo è oggi quando rivendica la bontà di quanto fatto allora?
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