Caso mimose: il vicesindaco insiste...

Leggiamo una nota della portavoce del sindaco, nella quale il vicesindaco Peverelli parla del sequestro di mimose messo in atto a Novara (seguìto dal dono delle stesse a due associazioni che si occupano di donne) e si lamenta del fatto che i giornali non abbiano rilevato la cosa come invece avvenuto ad Arona l’anno scorso. Eh sì, purtroppo i giornali hanno spesso questo vizio, di scegliere liberamente di cosa trattare... 
Fuori dallo scherzo, c’è una sostanziale differenza. Premesso che ogni Amministrazione ed ogni amministratore risponde delle proprie azioni, nessuno della giunta novarese si è messo in posa in favore di fotocamera con il comandante della polizia municipale ed un tavolone di mimose sequestrate come fatto da lui. Né tantomeno ha definito un banale sequestro (pardon: “recupero di fiori abbandonati”, come venne descritto) come «la rinascita operativa del comando di Pm».
Poi, il Pd aronese non fece nessun massacro – ma evidentemente il linguaggio leghista comincia a far presa – né chiese le sue dimissioni come lui afferma, ma lo invitò semplicemente a scusarsi. 
E infine, una domanda: il vicesindaco Peverelli era sincero un anno fa, quando definì il tutto una leggerezza e si scusò «della superficialità del mio comportamento», oppure lo è oggi quando rivendica la bontà di quanto fatto allora?

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