Sull'ospedale, finalmente, il sindaco fa qualcosa di concreto!

Il Pd aronese, premettendo che - nell'ottica del bene comune che deve sempre prevalere sulle posizioni politiche - sottoscriverà la raccolta di firme purché su un testo impegnativo, non può non sottolineare qualche aspetto del comportamento del sindaco.
Dopo aver letteralmente dormito per quattro mesi sulla questione, il sindaco annusa l'aria dello scontento dei cittadini contro la sua posizione succube alle decisioni di Cota, e decide di lanciare una raccolta firme per salvare l'ospedale.
Dopo aver strillato per quattro mesi che erano "tutte storie, tutta propaganda del Pd", ora si fa paladino di qualcosa che ha contribuito, assieme al suo partito, a impoverire.
Dopo aver messo la sua appartenenza partitica al di sopra del ruolo di rappresentante degli aronesi, li chiama a raccolta.
Dopo aver impedito la discussione in un Consiglio comunale aperto, sede in cui troverebbero spazio tutte le voci di forze politiche e sociali, ha la sfrontatezza di chiamare a primi firmatari i consiglieri comunali.
Una mossa in pieno stile populistico - berlusconiano: cercare in extremis di prendersi i meriti di qualcosa su cui ha solo colpe.
Tra l'altro, si rende conto il sindaco che indire una raccolta di firme contro la chiusura dell'ospedale "poiché, a più riprese, il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha dichiarato che detto ospedale non verrà chiuso" significa dire che delle promesse di Cota non ci si fida più?

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