Parcheggi e neve, tra proclami e troppa fretta

Al di là dei proclami di collaborazione e della retorica dei buoni sentimenti, l'amministrazione Gusmeroli si rivela come sempre tanto barricata in sé stessa quanto tesa agli annunci ed agli interventi affrettati e raffazzonati.
I consiglieri comunali del Partito democratico, Diego Errico e Alessandro Travaini, hanno preso posizione sui recenti atti relativi alla rivoluzione sui parcheggi ed al "piano neve".
«L’esperimento ci sembra ormai eretto a metodo - dice Diego Errico - della serie "prima facciamo poi vedremo i risultati" (senza ovviamente mai ammettere un errore!). Piazza san Graziano abbellita e pedonale non può che trovarci d’accordo, ma la trentina di posti eliminati in quella sede, dove verranno reperiti? Come si fa a pensare di ottenere una rotazione di auto mettendo a pagamento piazza Gorizia, quando poi si dice che "verranno pressoché tutti occupati” dai titolari di abbonamenti? Serve davvero aprire al parcheggio il cortile della scuola materna – elementare in via Battisti, si è ragionato sui rischi? Si propone una ZTL notturna che riguardi il lungolago ma permetta il transito agli aronesi: ha idea Gusmeroli di quanti aronesi transitino in quella zona di notte? non sarebbe più serio un limite per tutti (salvo residenti, ovvio)?
Si vuole il confronto, si vogliono suggerimenti costruttivi: sarebbe logico se se vi fossero gli strumenti e i luoghi. Però il confronto avviene prima di annunciare alla stampa le modifiche già pronte, altrimenti cosa resta se non rilevare le criticità?»
Sul versante neve, per Alessandro Travaini «che qualcosa non abbia funzionato è evidente, parecchie strade sono rimaste impraticabili per ore, ma il sindaco forse pensava che bastassero i pieghevoli del "piano neve" presentati in pompa magna in conferenza stampa a risolvere tutto...
La verità è che amministrare significa prendersi la briga dell'attuazione dei programmi non solo con eventi e proclami, o critiche a chi c'era prima, ma anche rischiando l'impopolarità e a volte, con l'onesta ammissione di qualche errore. Gusmeroli si fidi: sono cose che non uccidono, anzi
».

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