Consiglio comunale del 30/09: le interrogazioni di Pd - Idv, le risposte della Giunta

Nell'ultima seduta di Consiglio comunale, il gruppo Pd - Idv ha proposto quattro interrogazioni. Ecco in sintesi le risposte ottenute.
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Gestione estiva area ex lido Durante il Consiglio del 14 giugno si stabiliva l’assegnazione del lido a Svario Group e altre associazioni che avevano espresso il loro interessamento; e un emendamento della minoranza per allargare la cosa a tutte le associazioni interessate veniva respinto. Si chiedeva quindi quali associazioni avevano presentato domanda, quale l’attività di ciascuna di queste all’ex lido, il risultato complessivo della gestione soprattutto riguardo alle regole e alle condizioni previste.
Gusmeroli, chiarendo che si trattava di piccole cifre trattenute dalle associazioni coinvolte, rivendicava il grande risultato di aver fatto riscoprire una spiaggia dimenticata dagli aronesi: vi era poi stato un solo episodio di sforamento degli orari di apertura, cui aveva fatto seguito una diffida.
Nella replica però il consigliere Diego Errico segnalava un fatto piuttosto singolare: mentre il sindaco in Consiglio aveva dichiarato che le associazioni si erano proposte per la gestione con un loro progetto, il sito lidodiarona.it raccontava la telefonata del sindaco ad inizio giugno per offrire lui all'associazione Svariogroup la gestione del lido! La pagina del sito, evidentemente imbarazzante, era ormai stata cancellata ma disponibile nella cosiddetta "cache" di Google.

Sito istituzionale del Comune di Arona: usi impropri Si segnalava la presenza sul sito del Comune di link alla pagina del gruppo "Arona 2010", la lista del sindaco Gusmeroli, e la pubblicazione online di una rassegna stampa nella quale (a differenza della rassegna presente negli uffici comunali e nella saletta consiglieri) comparivano unicamente articoli di elogio alle attività dell'amministrazione. Il sindaco ha risposto che i link alla pagina del suo gruppo elettorale sono rimasti per pochi giorni; quanto alla rassegna stampa, della quale ha ammesso la responsabilità personale nella selezione degli articoli, l'impossibilità di inserire tutti gli articoli pubblicati sulle varie testate. Tale rassegna è poi stata sospesa.
Ha poi presentato una innovazione nel campo della comunicazione, una newsletter che arriverà via mail a tutti coloro che lo desiderino... Peccato che la newsletter fosse stata realizzata dal precedente assessore alla comunicazione (il primo invio è del 19 maggio 2009) e sospesa proprio dopo le elezioni!
Errico riteneva soprattutto inammissibile «che decidiate voi cos’è informativo e cosa no, positivo o meno, utile o meno. Addirittura apparivano le foto dei consiglieri di minoranza col simbolo della lista Gusmeroli!».

Isola pedonale / ztl Che ne è stato del progetto di zona a traffico limitato o isola pedonale estiva sul lungolago? Non serviva l'isola pedonale, ha sostenuto l'assessore Polo Friz, perché nella zona ci sono già ampi spazi pedonali; il deflusso delle auto degli avventori dei locali è stato anzi favorito dalla transitabilità del lungolago. Per la ztl si farà richiesta al Ministero delle infrastrutture.
Insoddisfatto Ramoni che faceva notare come la situazione del traffico, soprattutto nei fine settimana, fosse stata ben poco fluifa e scorrevole, e che nel passato l'isola pedonale si è rivelata utile.

Contributo euro 50.000,00 a parrocchia Mercurago per Ici omessa e contenzioso con parrocchia Mercurago per via Jellamo Si chiedeva se a fronte del promesso contributo alla parrocchia di Mercurago, a seguito della vicenda dell'Ici arretrata, l'ente si fosse formalmente impegnato a rinunciare alla causa di usucapione che ha sinora impedito il completamento di via Jellamo. Gusmeroli ha risposto che l'Amministrazione non intende completare tale strada, che creerebbe problemi di viabilità anziché risolverli e il cui costo è giudicato eccessivo date le opere necessarie. Inoltre chiarire la vicenda della proprietà del terreno, non escludendo di poterlo poi donare alla parrocchia stessa.
Nella replica il capogruppo Ramoni ha stigmatizzato l'idea di non concludere una strada che sarebbe utile e di aver sperato nella remissione della causa come atto distensivo da parte della parrocchia «che dispone probabilmente di un commercialista disattento ma di un avvocato piuttosto tignoso».

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