GD

I Giovani Democratici sono l'organizzazione giovanile del Pd, dotata di propri organismi autonomi.
Promuovono iniziative di carattere politico, culturale e ricreativo indirizzate ai giovani.

Il Circolo dei Giovani democratici "Arona & Co." raggruppa iscritti di Arona e di numerosi altri comuni del circondario, collaborando con i circoli Pd del territorio nella loro attività.
__________________________________________________________________

28 giugno 2013
Energia rinnovabile: il valore aggiunto dei PPP

In questi anni di crisi economica e budgetaria, il coinvolgimento del settore privato nella realizzazione e gestione di infrastrutture di pubblica utilità e nell’erogazione di servizi di interesse economico generale, ha ricoperto un ruolo importantissimo. In particolare, nel settore delle energie rinnovabili, le operazioni di PPP (Partenariato Pubblico Privato) sono state numerosissime e hanno permesso a tutti i livelli di governo, in particolare modo alle amministrazioni locali illuminate, di contribuire al raggiungimento degli obiettivi energetici fissati nell’Accordo sul Clima sottoscritto nel 2009 a Bruxelles dai 27 Stati membri. Con questo documento, i sottoscrittori si impegnano a raggiungere entro il 2020 i seguenti obiettivi:
-incrementare del 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili;
-ridurre del 20% i consumi energetici;
-diminuire almeno del 20% le emissioni di gas serra, responsabili delle alterazioni climatiche e ambientali, rispetto al 1990;


Per garantire il raggiungimento di questi importantissimi obiettivi, molti Stati membri dovranno programmare e implementare politiche mirate e molto rilevanti.
In quest’ottica, tenendo conto anche degli indirizzi assunti dai livelli superiori di governo, riteniamo che sia importante che i Comuni perseguano politiche energetiche orientate all’efficienza, allo sviluppo e all’eccellenza nel proprio livello territoriale.
La promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili, insieme a un uso intelligente del risparmio energetico, sono la prima risposta mediata ed efficace per raggiungere gli obiettivi fissati in sede di Unione europea. In Stati come Germania e Spagna, simili esperienze sono in vita da alcuni anni e hanno potuto dimostrare la loro bontà e funzionalità.


Priorità amministrative nel:
-diffondere in modo capillare le informazioni a cittadini, istituzioni e imprese circa la convenienza, le qualità e le applicazioni delle fonti rinnovabili e, in particolare, dell’energia solare;
-promuovere comportamenti virtuosi che favoriscano l’uso di energie rinnovabili e la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile in campo energetico e ambientale;
-dare informazione sull’esistenza di finanziamenti e forme di incentivazione europei, nazionali e regionali;
-procedere alla definizione di politiche di indirizzo che partano da quanto sino ad ora previsto nella Proposta della Commissione Europea COM(2011)370 in merito alla ristrutturazione degli immobili pubblici e al loro efficientamento energetico nell’ordine del 3% annuo della superficie totale.

I Giovani Democratici
Federazione di Novara
__________________________________________________________________

16 marzo 2013
120 - Per non dimenticare

Un sabato freddo e luminoso ha fatto da cornice all'iniziativa dei Giovani democratici contro il femminicidio, realizzata esponendo sul lungolago di Arona 120 paia di scarpe, pari al numero di donne che nel 2012 sono state vittime della violenza omicida di familiari.

Una lunga striscia bianca riportava tutti i nomi delle donne uccise nello scorso anno e le prime vittime del 2013, già circa 30.

L'iniziativa ha avuto una significativa coincidenza con l'elezione a Presidente della Camera dei Deputati di Laura Boldrini, che nel suo discorso di insediamento ha ricordato come «dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore».

QUI  la fotogallery completa dal sito aronanelweb.it
__________________________________________________________________
30 agosto 2012 
Rise Up - Per un'Europa del lavoro, dell'ecologia e della democrazia

Le associazioni europee dei giovani progressisti hanno promosso un manifesto che invita le istituzioni europee ad assumere iniziative concrete per favorire il lavoro, un'economia più attenta alle questioni ecologiche, e lo sviluppo democratico.
***
La Gioventù Europea sente tutto il peso della crisi economica. Siamo in prima linea nell’affrontare la disoccupazione, la precarietà di lavoro, così come la privatizzazione del nostro sistema di assistenza sanitaria e di welfare. Subiamo la perdita di autonomia a causa dell’eccessiva onerosità degli affitti e di conseguenza la nostra generazione si vede costretta a rimanere a vivere con i genitori.
Questa situazione che ci priva del futuro, è diretta conseguenza delle politiche di austerità e di smantellamento del sistema di welfare-state, imposte da conservatori e da liberali. Fermamente affermiamo che la priorità in Europa deve essere la lotta alla disoccupazione, per il mantenimento di un elevato livello di benessere e per la diminuzione delle emissioni di gas a effetto serra. La democrazia e la volontà del popolo europeo devono avere maggior peso rispetto alle decisioni dei mercati, alle valutazioni delle agenzie di rating e alla finanza.
Come giovani socialisti europei, chiediamo al Consiglio europeo e al Parlamento europeo di lasciare alle spalle l’austerità e di agire immediatamente in favore di un’Europa del lavoro, dell’ecologia e della democrazia.

• Introdurre una patrimoniale al fine di aumentare le entrate statali e garantire così copertura alle spese di welfare e adeguati investimenti nell’istruzione, mettendo fine al contempo a un’iniqua pressione fiscale attraverso un’aliquota alta sulle rendite e una pressione minima sulle imprese a livello europeo
• Combattere i paradisi fiscali per porre fine all’evasione fiscale
• Disarmare la bomba a orologeria della disoccupazione giovanile inserendo una “garanzia” per i giovani europei al di sotto dei 24 anni. Vietare il precariato e abolire stage e praticantati gratuiti e sottopagati
• Effettuare nei prossimi 5 anni investimenti massicci per il risparmio energetico e per le energie rinnovabili al fine di creare milioni di nuovi posti di lavoro nel cammino verso l’economia verde
• Proteggere i lavoratori attraverso l’introduzione di un salario minimo europeo e di misure obbligatorie volte ad assicurare la parità di trattamento economico tra uomini e donne
• Assicurare la piena indipendenza degli Stati dalla finanza globale, dando alla BCE il potere di concedere prestiti direttamente invece di consentire l’inutile arricchimento delle banche private a scapito dei popoli
• Introdurre una tassa dello 0,1% sulle transazioni finanziarie
• Eendere l’UE maggiormente democratica mettendo sullo stesso piano gli Stati e il Parlamento europeo, l’unica istituzione eletta direttamente dai popoli europei.

RISE UP: sottoscrivete la campagna sul sito http://www.iriseup.eu/site/en/getactive !

_________________________________________________________________

25 novembre 2010
Successo per l'incontro dei Gd sulla violenza contro le donne

Successo per l'iniziativa dedicata alla violenza contro le donne, promossa giovedì 25 novembre dalla componente femminile dei Giovani Democratici della provincia di Novara con il gruppo dei Gd aronesi. Buona l'affluenza del pubblico, nonostante il giorno feriale e l'orario pomeridiano, che incoraggia a promuovere altre iniziative di questo tipo.
Tre le ospiti introdotte da Camilla Ferraro, del gruppo dei Giovani democratici di Arona.

Grazia Nuvolone: «Creare consapevolezza del fenomeno»
In apertura la dott.ssa Grazia Nuvolone, responsabile del servizio psicologico dell'Asl No, ha posto l'accento sulla Costituzione: «Sancisce principi di eguaglianza senza distinzione di sesso, ma anche il diritto alla libertà, che è costantemente negata quando si è oggetto di violenze. Un dato ci dice che la violenza è la prima causa di morte per le donne tra i 14 e i 44 anni. La mia esperienza mi fa dire che raccogliamo pochi racconti di violenze recenti, e molti "ricordi" di un passato traumatico, violenze di carattere sessuale o economico, perché la privazione del denaro necessario crea dipendenza da qualcuno. E quasi sempre la violenza è nel cerchio delle relazioni della donna, compiuta da un familiare, spesso dal partner o da un ex (come per lo stalking); persone che non controllano le emozioni e usano la violenza come risposta. La vittima "classica" è la donna psicologicamente dipendente da altri, insicura, non autonoma nelle sue scelte».
Importante la collaborazione delle forze dell'ordine, ormai formate specificamente mentre dal 2007 è attivo il servizio PsicoRav, telefonico solo tre giorni alla settimana dati i fondi purtroppo scarsi, e via email: «Anche molti uomini si sentono più liberi di raccontare la loro situazione davanti a una tastiera che con un colloquio personale. E' importante anche il ruolo del Dea o del pronto soccorso, che sappia leggere episodi sospetti come le troppo frequenti cadute dalle scale o urti contro mobili, che nascondono ben altro». Il fatto che in media le violenze vengano raccontate 5 anni dopo l’accaduto fa comprendere come sia importante creare una consapevolezza del fenomeno soprattutto nei giovani.

Francesca Barbano: «Cambiare la mentalità corrente»
Francesca Barbano dell’Udi, Unione donne in Italia ha ricordato le campagne promosse negli scorsi anni per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, che ha attraversato anche il Piemonte: «Violiamo orgogliosamente l'articolo 3 della Costituzione, siamo un'associazione esclusivamente femminile che combatte non solo per dei diritti o eliminare le situazioni di svantaggio, ma per un cambiamento della mentalità. La società non rappresenta la donna per quello che è, penso alle campagne pubblicitarie che mercificano il corpo femminile, al punto che deve intervenire il giurì di autotutela a bloccarle: a nessuno balena il sospetto che siano degradanti?».
L'associazione raggruppa donne impegnate nella politica, poiché le istituzioni sono i luoghi deputati alle decisioni concrete, ma anche nelle numerose forme dell'impegno femminile. Un impegno da non vivere come una battaglia “contro” a tutti i costi: «La Corte costituzionale ha eliminato l’obbligo di detenzione per i reati di violenza, lasciando al magistrato la decisione - ha chiuso Barbano – l’Udi ha riflettuto e ha commentato: la legge contrasta con la Costituzione, allora è da rivedere, perché la Carta viene prima di tutto».

Giuliana Manica: «Le donne dettino agende nuove»
Ultima testimonianza di Giuliana Manica, Pd, assessore alle pari opportunità della Regione nella scorsa legislatura: «La violenza è causa di morte non in paesi lontani, ma nella civilissima Europa; non per mano dello sconosciuto, in una situazione di pericolo: violenti e assassini sono i familiari, nel luogo che dovrebbe essere più sicuro di tutti, la casa. Ecco perché le ronde sono un errore, possono forse garantire la sicurezza in casa? Spero che la presenza femminile nelle istituzioni detti agende vicine alle necessità concrete, ma bisogna che le donne in politica aumentino, oggi siamo un numero residuale». Le donne emergono dove conta il merito, come nei concorsi in magistratura, ma nei posti in cui si viene scelti o cooptati persiste la discriminazione.
Riprendendo lo slogan del manifesto del Pd sulla violenza “14 milioni di donne non sono un caso”, Manica ha parlato dell’importanza di piani nazionali e regionali come quello del Piemonte, per il quale si erano coinvolti tutti gli assessorati: la tutela delle donne oggetto di violenza richiede strumenti non solo dal punto di vista sanitario o psicologico ma con alloggi temporanei, prospettive lavorative, «città meglio illuminate, reti di servizi, coinvolgimento di tutti: nel nord Europa esistono i "locali amici” dove le donne oggetto di molestie o violenze per strada possono trovare riparo». L’impegno delle giovani donne deve continuare: «le grandi conquiste sono opera della generazione precedente, ma i molti diritti acquisiti non sono garantiti per sempre».
A concludere l’incontro la lettura di due racconti sul tema, scritti e proposti da Antonella Mecenero e Cecilia Forcherio dei Menestrelli di Jorvik.
S.D.

(si ringrazia Emanuele Sandon per le immagini; l'audio integrale dell'incontro è disponibile sul sito www.aronanelweb.it)
__________________________________________________________________

23 ottobre 2010
Volantinaggio dei GD sulla "riforma" Gelmini

Nella mattina di sabato 23, nonostante il primo freddo noi Giovani Democratici di Arona abbiamo distribuito davanti al Liceo Fermi il nostro volantino informativo sulla "riforma" Gelmini. Molti fino ad oggi hanno raccontato le conseguenze di tale riforma, ma concentrandosi esclusivamente sulla ricerca e sull'università, lasciando in secondo piano i danni subiti dagli istituti superiori e in particolare dagli istituti tecnici. Noi così abbiamo deciso, essendo Arona sede di un importante plesso scolastico, di spigare agli studenti cosa hanno ora e cosa perderanno, vuoi dal punto di vista umano con la riduzione del personale docente (si pensi che nel solo Piemonte verranno lasciati a casa 1.000 docenti superiori su 1.639) e ATA, vuoi dal punto di vista operativo con l'eliminazione dei laboratori.Un governo non può risparmiare sulle fondamenta dei cittadini di domani. 
Inoltre, tanto per non farci mancare nulla, anche il Presidente della nostra regione ha stabilito una drastica riduzione dei finanziamenti per l'Ente regionale per il diritto allo studio. Tutto questo sortirà solo effetti negativi come ad esempio: aumento della dispersione scolastica, meno conoscenza per tutti, meno preparazione per gli studenti degli istituti professionali, taglio delle sperimentazioni, studenti disabili senza sostegno.
Dobbiamo farci sentire e dobbiamo far capire che con la nostra scuola non si può giocare, con il futuro non si può giocare ed il futuro è il nostro.
Giovani Democratici Arona

Commenti